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I buoni propositi dello sport per il nuovo anno

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Cari Direttori, vi voglio raccontare il sogno che ho fatto la scorsa notte. Ero certo di avere fatto uno scoop. Un mio informatore (le fonti delle notizie sono sempre riservate) segreto era riuscito a consegnarmi, per il solo momento di una veloce lettura, la letterina dei buoni propositi di comportamento amministrativo che lo sport italiano aveva scritto, pensate un po’, a Babbo Natale in cambio dei doni (leggasi contributo statale per il 2015) richiesti.

Ed eccoti il testo per come la mia memoria lo ricorda:

“Caro Babbo Natale, come ben sai la situazione economico – finanziaria del mondo dello sport è in forte tensione. Molti sports di squadra hanno ridotto il numero delle società partecipanti ai massimi campionati per .. carenza di candidati, nella seconda serie del basket si parla di 4 squadre che potrebbero non finire il campionato. Molti atleti riescono ad eccellere solo se fanno attività nell’ambito dei gruppi sportivi militari per carenza di fondi da parte delle società civili. Ti prego, aiutaci, con un consistente contributo economico e in cambio Ti promettiamo che:

  • Faremo in modo di non convocare più in nazionale atleti che abbiano trasferito la loro residenza all’estero solo per ragioni fiscali;
  • Cercheremo di eliminare la prassi, spesso elusiva, delle società con sedi in paesi a fiscalità agevolata, che gestiscono diritti di immagine di atleti italiani e con conseguente stipula di contratti di immagine di importi spesso assai superiori a quelli previsti per le loro prestazioni sportive;
  • Ci impegniamo a non tesserare più dirigenti il cui unico compito appare essere quello di venire rimborsati con i 7.500 euro esentasse previsti per le prestazioni sportive dilettantistiche;
  • Non considereremo più come semplici volontari persone che per poche ore di attività alla settimana percepiscono più di seicento euro esentasse al mese;
  • Prenderemo atto che i gruppi stranieri che vengono ad investire denari nell’acquisto di società sportive in Italia lo fanno non solo…..perché fare sport in Italia è bello;
  • Saremo consapevoli che non è possibile parlare di sbocchi occupazionali nell’ambito delle attività sportive, organizzare master a pagamento e offrirgli sempre e solo una prospettiva da … dilettanti;
  • Quando un gruppo di istruttori sportivi vorrà unirsi per lavorare insieme si impegnerà a costituire una cooperativa di produzione e lavoro e non farà una associazione sportiva dilettantistica;
  • Acquisiremo la consapevolezza che la crescita della nostra società sportiva non potrà mai essere proporzionale alla crescita del “moltiplicatore” delle fatture emesse agli sponsors e che tale comportamento costituisce un cancro da estirpare;
  • Non faremo più diventare sports qualsiasi attività del corpo o della mente al solo scopo di acquisire il diritto al godimento delle agevolazioni fiscali;
  • Non costringeremo più al tesseramento (con la solita motivazione delle esigenze assicurative ma in realtà con prevalenti obiettivi di risparmio fiscale) all’ente di promozione sportiva o all’acquisizione di uno status di associato chi ha come unico e solo suo interesse ed esigenza quella di fare attività fisica nell’impianto da noi gestito;
  • Non costituiremo più una serie di associazioni sportive, strumentalmente, con il solo fine di poter avere il diritto, per ognuna di esse, ad utilizzare il plafond dei 250.000 euro della legge 398/91;
  • Ci impegneremo affinchè chiunque lavori nello sport abbia adeguata tutela sanitaria e previdenziale;
  • Ci impegneremo affinchè chiunque nasca in Italia possa fare sport da italiano
  • Cercheremo di evitare che una stessa persona possa controllare, direttamente o indirettamente più di una società sportiva;
  • Cercheremo di evitare ogni collusione con la tifoseria che non si impegni a rispettare un preciso codice etico;
  • Cercheremo di adottare una legislazione di favore che avvicini alla pratica sportiva i giovani meno abbienti.

 

In realtà, cari Direttori, non era uno scoop. Era solo un sogno ma, credetemi, un gran bel sogno

 


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